martedì 14 febbraio 2012

Morire d'amianto

Ieri a Torino è stata una giornata storica non solo per i parenti dei morti di Casale Monferrato.
La condanna in primo grado a 16 anni ai proprietari della Eternit per dolo è importante per TUTTI i lavoratori. Sta a significare che non sempre le grandi industrie possono pensare solo agli introiti senza considerare la salute del lavoratori e delle loro famiglie.
A pochi kilometri da casa mia, a Balangero fino al 1990 era in attività la più grande miniera di amianto d'Europa


Questa foto mostra com'è allo stato attuale. In parte è stata bonificata, sono stati già spesi 25 milioni di euro, ma non basta ancora. Qui non ci sono stati tanti morti come a Casale ma l'incidenza di tumori ai polmoni è alta. Mi ricordo quando si sentiva la sirena e poi lo scoppio delle cariche, dopo la polvere si alzava e rimaneva ferma per aria per alcuni minuti. Allora entrare in amiantifera era una sicurezza, si guadagnava bene, potevi metter su casa e famiglia... ma dopo 20 anni gli operai stanno ancora aspettando gli ultimi stipendi e la liquidazione!
Sulla "Stampa" se ne parla oggi.
Ma se in Italia e altri 51 paesi del mondo l'amianto è fuorilegge e non può essere nè estratto nè lavorato, in altri non è così, e le persone ci vivono in mezzo senza conoscere i rischi per la loro salute. Questo articolo lascia senza parole.

Questa sentenza è per tutti, perchè non dobbiamo mai dimenticare che si lavora per vivere, non per morire.

2 commenti:

  1. Anche da noi tanti ex lavoratori ne stanno soffrendo e tanti sono già morti, e sono stati risarciti (anche gli abitanti lì vicino), ma non gli tornano la vita...
    Spero che almeno tutti i lavoratori del mondo conoscano i rischi e smettano a lavorarci...

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  2. Se non sbaglio la più grande amiantifera del mondo si trovava proprio in Giappone! Purtroppo c'è un guadagno enorme con questo materiale e mai abbastanza conoscenza dei rischi per la salute!

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