giovedì 24 giugno 2010

Con le mani in pasta

Essere in ferie significa anche fare quello che normalmente non abbiamo tempo di fare, anche se non si va in giro. Io e Lucio avevamo deciso che ieri avremmo fatto un po' di pasta con le nostre manine sante, coinvolgendo anche la mia mamma (che non ce la fa più a farla  lei) e Arianna, con Asia in sottofondo. Martedì ho iniziando facendo l'arrosto per il ripieno degli agnolotti. Considerando che era la prima volta in vita mia che cucinavo un arrosto, oltretutto nella pentola a pressione (marchingegno di cui ho sempre avuto paura nonostante in casa sia sempre stata usata senza nessun danno)... d'altra parte mia madre la carne la cucina in modo magistrale ancora adesso quindi perchè provare quando bastava chiedere a lei... è venuto bene!. Questa è la ricetta per il ripieno degli agnolotti alla piemontese come mia nonna ha insegnato alla mia mamma. Quando ero giovane si facevano in inverno perchè lavorando in campagna era periodo di riposo e di lavori in casa. Si facevano tutti assieme, con mio padre che tirava la pasta e io e mia sorella che riempivamo gli stampi di ripieno.  Poi ho sbollentato un cavolo e infine, quando tutto era ben freddo, li ho tritati assieme. Ieri mattina ho aggiunto un  paio di uova, un pugno di parmigiano grattuggiato e una macinata di pepe. Abbiamo voluto provare a fare anche un altro ripieno con gorgonzola, ricotta e un pochino di parmigiano. Con 2 chili di farina e 2 dozzine di uova abbiamo fatto la sfoglia sottile sottile. Gli avanzi sono diventati tajarin (tagliatelle).

A pranzo abbiamo assaggiato gli agnolotti di carne con la bagna d'arrosto un po' ristretta e allungata con della passata di pomodoro. Squisiti!


Oggi invece quelli al formaggio con burro e salvia. Quello che mi inorgoglisce è che a differenza dei ravioli che si comprano già pronti questi fatti da noi non si aprono e non si disfano minimamente!!! E sono ottimi!


Buon appetito!

2 commenti:

  1. Ma sono davvero stupendi!!!!!! Anche io ogni anno a Natale mi riprometto di farli per il fatidico pranzo però poi alla fine mi lascio sempre attirare per qualche cosa di più veloce!

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  2. E' vero, ci vuole tempo e pazienza, ma direi che ne vale la pena!

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