Mi sono sposata a 23 anni perché ero incinta.
In verità i miei genitori non mi hanno obbligata a sposarmi. Semplicemente, la convivenza non era considerata un'alternativa.
Anni dopo mia madre ha ammesso che forse se non mi fossi sposata sarebbe stato meglio.
Sia come sia quel mio matrimonio è durato molto ma molto poco, praticamente il tempo che nascesse mia figlia. E sì che ero giunta all'altare notevolmente incinta!!!!!
Esattamente 10 anni dopo che il mio primo marito se n'era andato di casa mi sono messa con Lucio.
Era il 1998.
Dopo 3 anni è iniziata la convivenza, stavolta per scelta.
Non credo proprio che una firma ci faccia amare di più o in modo migliore la persona che ci sta accanto, nel bene e nel male. Sempre.
Purtroppo in Italia le coppie di fatto non sono considerate, nonostante sempre più persone siano orientate in questa direzione. Così rischi, dopo anni di vita in comune, di vederti negati diritti quali l'assistenza ospedaliera o cure che sai vanno contro la volontà dell'altro.
Abbiamo invano atteso i PACS o come diavolo si potrebbe chiamare una norma civile di cui ci sarebbe bisogno anche qui, come in altri paesi civili.
In questi mesi di ospedali-tour Lucio mi è sempre stato vicino, naturalmente combinando il tutto col lavoro, ma per poter ottenere dei permessi (legge 104) ci vuole un certificato di matrimonio.
Così l'abbiamo fatto: alle 17 del 3 ottobre ci siamo sposati.
In comune, con una cerimonia breve e semplice.
Invitati pochi, solo i parenti veramente stretti,
come testimoni mia figlia e sua sorella, Asia ha portato gli anelli.
E ha portato i fiori omaggio del comune
Cena in un ottimo ristorante con menù a base di pesce
E come dolce una torta al cioccolato preparata dalla mia amica Jessica
Il viaggio di nozze lo faremo il prossimo anno,
quando avrò finito le cure e non dovrò più essere costantemente in ospedale.
Non vedo l'ora di fare un viaggio!
E dopo avervi fatto partecipi di questo nuovo evento
vi auguro una buona domenica e buona settimana.
A presto!