domenica 27 novembre 2011

Sulla pelle viva


Alle 22,39 del 9 ottobre 1963 una frana di circa 270 milioni di m3 si staccò dal monte Toc precipitando nel lago artificiale creato dalla diga del Vajont
Venne a crearsi un'onda alta più di 100 metri (ma riuscite ad immaginarvi un'onda alta come un grattacielo?) che prima spazzò la valle portandosi via 159 persone da Erto e Casso poi scavalcò la diga e si abbattè su Longarone, radendola al suolo. 
Quel che rimase fu una distesa di fango.
In pochi secondi circa 2000 persone persero la vita, ma il numero esatto non fu mai stabilito perchè tanti non furono mai recuperati. 
Si parlò di disgrazia, di catastrofe naturale e quindi inevitabile, mentre gli abitanti di Erto e Casso da anni vivevano nella paura e nel sentore di qualcosa di inevitabile. Ma erano solo montanari ignoranti, che ne sapevano del progresso? 
Il "bene comune" era qualcosa al di sopra delle loro vite, quindi le loro proteste vennero ignorate dallo Stato e soprattutto dalla Sade, l'impresa che poi vendette la diga alla neo costituita Enel.
Nel 1968 un giudice rinviò a giudizio 9 persone e per 2 non luogo a procedere perchè decedute. 2 di queste si resero irreperibili. 
Iniziò il balletto di processi ed appelli ma non viene mai riconosciuta la prevedibilà della frana.
Tina Merlin era una giornalista dell'Unità che quelle montagne le conosceva bene e da subito aveva denunciato i rischi, le paure e i soprusi ma era stata denunciata per "Pubblicazione di notizie false e tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico", vincendo comunque il processo. 
Questo libro fu scritto poco dopo il disastro ma non trovò un editore fino al 1983. 
Marco Paolini ha portato a teatro questa storia, trasmessa anche dalla Rai nel 2003.
Vi consiglio sia il libro che lo spettacolo e vi lascio il link del sito ufficiale del comune di Longarone


Il 9 ottobre 1963 io ero nata da una settimana quindi non ho saputo niente di tutto questo per troppi anni, perchè semplicemente si era smesso di parlarne. Si voleva dimenticare. Invece secondo me la storia non si conosce mai abbastanza e forse per questo si ripete. 
In Val di Susa da anni si protesta per la costruzione della Tav ma gli abitanti vengono tacciati di pensare solo al loro "giardino", a loro stessi e non al bene comune...

A presto

2 commenti:

  1. Ricordo benissimo quando ho visto lo spettacolo di Paolini, impressionante, vedrò di aggiungere il libro alla mia lista dei desideri,grazie per il consiglio! Buona serata

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  2. Il libro che ho io era in allegato alla videocassetta dello spettacolo di Paolini ma comunque adesso si trova un pò dappertutto (l'ho visto su siti tipo IBS).
    Te lo consiglio caldamente. Ciao Pat

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